4Chiacchiere con…Mattia Volpe

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L’ospite di questa settimana è Mattiva Volpe. Giovanissimo tecnico nasce pallavolisticamente proprio in questa Società dove disputa i vari campionati giovanili e dove torna, dopo esperienze in altre squadre, per disputare e vincere il campionato di Serie C. L’anno dopo disputa il campionato di Serie B2 conquistando, insieme ai suoi compagni, la salvezza.

Dopo tanti anni in mezzo al campo, com’è trovarsi dall’altra parte?
Ho iniziato a giocare a pallavolo in seconda media, all’età di 11 anni. Fu Maurizio ad invitare me ed altri miei compagni a provare questo nuovo sport, e da lì, te lo assicuro, è nato un amore. Ho dato tanto per questo sport, veramente tanto e come in tutti i percorsi, ci sono stati alti e bassi.; ho avuto la fortuna di partecipare a campionati importanti, come quello di serie C regionale (dove abbiamo anche vinto il titolo insieme a coach Cruciani) e quelli di serie B2 Nazionale. Crescendo e guardandomi indietro notavo sempre di più i miei miglioramenti e questi ultimi erano frutto del lavoro che i miei allenatori mi facevano svolgere. Ad un certo punto mi sono fermato e mi sono fatto una domanda: perché non posso anche io far migliorare e far crescere chi è più piccolo di me? Sembra un paradosso, poiché ho solo 21 anni, ma ho iniziato a vedere la pallavolo da un’altra prospettiva, e credimi, non mi manca per niente giocare. Riuscire a trasmettere tutta la passione per questo sport ai ragazzi e alle ragazze che ogni giorno vengono in palestra è fantastico, mi riempie le giornate di gioia. Se oggi posso allenare le devo sia alla mia famiglia che ha fatto (e sta facendo) sacrifici economici, ma anche alla società che oggi mi ha dato fiducia e che spero di poter ricambiare in futuro”.

In questa stagione, insieme a Diego e Davide, sei alla guida della prima divisione e dell’under 16 femminile. Un team giovane frutto della collaborazione Orvieto Volley Academy e Volley Team Orvieto. Come va il lavoro di squadra Allenatori/ragazze?
“L’u16 e la 1°Div femminile sono due squadre con molte potenzialità. A parer mio, anche se le ragazze venivano appunto da due percorsi differenti, sia con Davide che con Diego, siamo stati in grado di creare due gruppi molto uniti fra di loro e questo è di enorme importanza poiché la pallavolo è uno sport di squadra e, come tale, deve esserci fiducia e stima reciproca tra allenatori e atlete. Credo che con entrambi i gruppi si potrà svolgere un ottimo campionato, le ragazze hanno voglia e grinta, lavorano in palestra e sicuramente la dedizione che ci stanno mettendo verrà ripagata”.

Oltre alle squadre già citate dirigerai gli allenamenti di una delle Under 14 Femminile. Parlaci un po’ della squadra e del lavoro con loro.
“Oltre ad aiutare Davide ed anche Mirco con gli allenamenti, sono il primo allenatore di una delle due under 14. E’ un gruppo che ad oggi conta effettive 16 ragazze, molto omogeneo e coeso, sono ragazze che hanno molta voglia di lavorare e che, a pare mio, hanno iniziato la stagione nel migliore dei modi. Affronteremo il campionato u14 CSI, dove ci saranno squadre di alto livello e le mie ragazze, sono sicuro, non avranno timore di nessuno. C’è molto da lavorare, soprattutto sotto il punto di vista caratteriale; queste ragazze sono purtroppo ogni giorno messe sotto esame a scuola, dove un errore può costare un brutto voto e quindi a volte si arrendono; tutto ciò si riscontra anche in palestra, ma mi impegnerò a far capire loro che i risultati arriveranno solamente se entreranno in palestra con la voglia di divertirsi, lasciandosi alle spalle le difficoltà, ma soprattutto arriveranno se si fideranno di me.

Come ti vedi e che obiettivi ti poni come allenatore?
“Come mi vedo? “Incompleto”, ho ancora molto da lavorare e da apprendere. Sono un laureando in Scienze Motorie presso l’Università di Perugia, quest’anno ho già in mente di prendere il titolo da allenatore di secondo grado.
Ho la fortuna di avere allenatori di una certa esperienza al mio fianco e un direttore tecnico che di pallavolo ne ha masticata, quindi cercherò assolutamente di cogliere il meglio da ognuno di loro.
Ho tanti obiettivi, pallavolisticamente parlando, che vorrei raggiungere, ma per ora tengo la testa bassa e cerco di dare il massimo ogni giorno con gli atleti. Come allenatore seguo una filosofia “la vita è un enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi”, ed è ciò che cerco di trasmettere a chi mi ascolta in palestra; la vita è una e non bisogna mai fermarsi, andare avanti e perseguire tutti gli obiettivi che uno si posto, senza paura ma con la consapevolezza che solo lavorando si potrà arrivare lontano”.

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